Sommario della pagina Per caso hai un dente mancante, oppure anche più di uno, che hai perso per una lunga serie di motivi, come: parodontite, carie o traumi?
Ricorda che la mancanza di uno o più elementi dentali, chiamata in gergo medico edentulia, non è solamente un problema estetico: il corpo difatti può risentire della mancanza dei denti naturali, poiché s’innescano processi fisiologici che, alla lunga, portano ad alterazione dell’occlusione delle due arcate dentarie, con possibili conseguenze posturali, fonatorie, masticatorie e della muscolatura cervicale e dorsale.
Risolvere quindi l’edentulia e ripristinare la corretta dentatura è fondamentale, se si vuole evitare l’inizio di problemi che, a lungo andare, possono causare un significativo peggioramento della qualità della vita.
Fortunatamente, la moderna Odontoiatria consente di sostituire gli elementi dentali naturali perduti con protesi di eccezionale qualità, sicure ed affidabili, chiamate impianti dentali.
Leggi questa pagina per scoprire cos’è un impianto dentale, e come può risolvere definitivamente il problema della mancanza di uno o più denti.
Cos'è un impianto dentale?
L'impianto dentale è una protesi fissa non rimovibile autonomamente dal paziente, composta da una vite endossea in titanio medicale che viene inserita direttamente nell'osso mascellare o mandibolare, simulando perfettamente la radice del dente naturale perduto.
Alla vite endossea, chiamata anche fixture, viene agganciato un moncone (abutment), che a sua volta collega la vite ad una corona sintetica, realizzata sulla falsariga dell'originale da sostituire, che ha il compito di riabilitare sia esteticamente che funzionalmente il dente mancante, ripristinando dunque la corretta dentatura.
La corona sintetica può essere realizzata in svariati materiali: dalla classica struttura in metallo ricoperta di ceramica (ora in abbandono) alle moderne lege in zirconia o disilicato di litio, capaci di emulare alla perfezione la naturale translucenza dei denti originari.
L'impianto dentale rappresenta oggi la soluzione più avanzata e di lunga durata per sostituire uno o più denti naturali perduti, restituendo al paziente non solo l'estetica del sorriso ma anche la piena funzionalità masticatoria, fonetica e di deglutizione.
La tecnologia implantare moderna, frutto di decenni di sperimentazioni e di ricerca, ha rivoluzionato il campo dell'Odontoiatria restaurativa, offrendo soluzioni durature che possono accompagnare il paziente per tutta la vita, a condizione di mantenere un'igiene orale scrupolosa e controlli periodici regolari.
Come nasce l'implantologia moderna?
il prof. Brånemark in età avanzata
La storia dell'implantologia moderna ha inizio in Svezia negli anni '50 grazie alle ricerche pionieristiche del Prof. Per-Ingvar Brånemark presso l'Università di Göteborg.
Durante i suoi studi sulla microcircolazione ossea utilizzando camere ottiche in titano su dei conigli di laboratorio, Brånemark scoprì casualmente che il metallo si integrava, dopo un certo periodo, con l'osso vivente, rendendo impossibile la rimozione dei ferri lasciati nelle ossa dei lagomorfi per molto tempo.
un giovane prof. Brånemark spiega i principi dell'osteointegrazione
Questa scoperta fortuita portò alla definizione del concetto di 'osteointegrazione', termine coniato dallo stesso Brånemark per descrivere il processo attraverso cui il tessuto osseo cresce direttamente sulla superficie del titanio, creando un legame strutturale e funzionale stabile e permanente.
La spiegazione fisica del fenomeno dell'osteointegrazione è data dalla struttura superficiale del titanio che, ossidandosi, nel tempo crea una patina di ossido capace di legarsi, con un complesso meccanismo chimico e biologico, con la matrice ossea, composta da collagene e fosfato di calcio (idrossiapatite).
I primi impianti dentali in titanio furono posizionati nel 1965 e, dopo circa 15 anni di sperimentazioni cliniche, nella storica Conferenza di Toronto del 1982 la comunità scientifica internazionale dichiarò fondato ed utilizzabile clinicamente il concetto di ostetointegrazione, segnando l'inizio di una rivoluzione che avrebbe trasformato per sempre l'Odontoiatria restaurativa.
Sebbene commercialmente disponibile già mentà degli anni '80 del 1900, l'Implantologia ha preso davvero piede solo ad inizio anni 2000, quando i prezzi delle strumentazioni, degli impianti e di tutta la complessa diagnostica per immagini necessaria alle Chirurgie cominciò ad essere economicamente sostenibile per la maggior parte dei professionisti sanitari.
Perché è fondamentale sostituire un dente perduto?
Quando si perde un elemento dentale della dentizione permanente, l'organismo umano non è in grado di rigenerarlo naturalmente, poiché il germe dentale viene prodotto dal corpo solo due volte nel corso della vita.
A differenza di altre specie animali, gli esseri umani dispongono di sole due dentizioni durante la loro esistenza: quella decidua (i 'denti da latte') e quella permanente, che si completa prima della pubertà e rappresenta la dotazione definitiva per tutta la vita.
La perdita di un dente genera immediatamente problematiche funzionali ed estetiche che vanno ben oltre il semplice aspetto estetico.
Le arcate dentarie tendono naturalmente a 'migrare' per colmare il vuoto lasciato dall'elemento mancante, causando uno spostamento degli altri denti che può compromettere l'equilibrio occlusale, che a sua volta può portare a gravi problemi di masticazione, di fonazione, di deglutizione e persino a problemi muscolari.
Il riassorbimento osseo rappresenta un'altra conseguenza inevitabile: senza la stimolazione meccanica fornita dalla radice del dente, l'osso alveolare inizia un processo di riassorbimento che progredisce nel tempo, di fatto auto-consumandosi e rendendo sempre più complessa un'eventuale riabilitazione implantare futura.
Come è strutturato un impianto dentale moderno?
L'impianto dentale contemporaneo è un sistema modulare concettualmente semplice ma sofisticato dal punto di vista tecnico, composto da tre elementi distinti ma coerentemente integrati tra loro:
- La vite endossea (fixture) rappresenta l'elemento fondamentale del sistema implantare: è realizzata in titanio biocompatibile commercialmente puro (o leghe in titanio, ad esempio Ti-6Al-4V), e sostituisce a livello funzionale la radice del dente naturale perduto, integrandosi stabilmente con l'osso alveolare attraverso il processo di osteointegrazione;
- L'abutment, o moncone transmucosa, costituisce l'elemento di connessione tra la vite endossea e la corona dentale visibile.
Tra le sue funzioni principali vi è quella di impedire l'infiltrazione batterica transmucotica, proteggendo l'impianto da infezioni che potrebbero compromettere la stabilità a lungo termine; - La corona sintetica rappresenta la parte esteticamente visibile dell'impianto, progettata per riprodurre fedelmente l'anatomia, il colore e la funzione del dente naturale perduto
Grazie all'odontotecnica digitale CAD/CAM e alla fresatura assistita dal computer, le moderne corone su impianto sono sostanzialmente indistinguibili dai denti naturali, anche per gli elementi anteriori più visibili come incisivi e canini.
Chi sono i pazienti adatti per il posizionamento di un impianto dentale?
L'inserimento di un impianto dentale richiede la valutazione di specifici requisiti clinici indispensabili per garantire il successo del trattamento, ed è effettuata da un Medico Odontoiatra o un Chirurgo Orale previa visita specialistica Odontostomatologica.
La condizione delle gengive rappresenta il primo parametro di valutazione: è necessario che i tessuti gengivali siano integri, privi di infiammazioni e senza segni di patologie parodontali attive.
Pazienti affetti da parodontite attiva non trattata (quindi non stabilizzata con gli opportuni trattamenti d'igiene dentale parodontale) non sono dunque considerati idonei al trattamento implantare, poiché l'infezione batterica comprometterebbe inevitabilmente l'integrazione ossea dell'impianto, causandone il fallimento sul breve periodo oppure, sulla tempistica più lunga, dell'insorgenza di una pericolosa perimplantite.
La qualità e quantità dell'osso alveolare costituiscono fattori determinanti per la stabilità primaria dell'impianto.
L'igiene orale scrupolosa rappresenta un requisito fondamentale non solo durante il periodo di guarigione, ma per tutta la vita dell'impianto.
La valutazione dell'idoneità viene effettuata attraverso un esame clinico approfondito, coadiuvato da esami radiografici specifici come l'ortopanoramica e la TAC dentale con tecnologia Cone Beam.
Quali tecnologie moderne supportano l'implantologia?
L'evoluzione tecnologica ha trasformato radicalmente l'approccio all'Implantologia, rendendo i trattamenti più precisi, prevedibili e confortevoli per i pazienti.
La TAC Cone Beam (CBCT) rappresenta una delle innovazioni più significative in campo diagnostico, permettendo la ricostruzione tridimensionale completa delle strutture maxillo-facciali del paziente, ed è dunque un valido aiuto per il Medico Odontoiatra o per il Chirurgo Maxillo-Facciale per stabilire non solo la fattibilità dell'impianto dentale, ma anche per scegliere la tecnica implantologica da utilizzare per ottenere i migliori risultati possibili.
Gli scanner intraorali di ultima generazione, totalmente digitali, hanno eliminato il disagio delle tradizionali impronte in silicone, creando modelli digitali estremamente accurati che vengono utilizzati per la progettazione delle protesi definitive.
La chirurgia guidata rappresenta l'evoluzione più avanzata della tecnica implantare, utilizzando dime chirurgiche personalizzate create attraverso la pianificazione digitale 3D.
Questi dispositivi guidano il Chirurgo durante l'inserimento dell'impianto, garantendo il posizionamento ottimale secondo i parametri prestabiliti e riducendo significativamente i margini di errore.
Quali sono le diverse tecniche di inserimento degli impianti?
chirurgia a cielo aperto
L'implantologia moderna offre diverse tecniche chirurgiche, ciascuna specifica per particolari condizioni cliniche e caratteristiche del paziente.
L'impianto a carico differito rappresenta la tecnica tradizionale, nella maggior parte dei casi preferibile, dove la vite endossea viene inserita nell'osso e completamente sommersa sotto la gengiva per un periodo di 3-6 mesi, necessario per l'osteointegrazione.
chirurgia flapless
L'impianto a carico ritardato viene utilizzato in presenza di stabilità primaria dell'impianto insufficiente (inferiore ai 35Ncm), e prevede l'inserimento di una corona provvisoria in circa 6-8 settimane.
L'impianto a carico immediato permette di inserire l'abutment e una corona provvisoria nella stessa seduta, offrendo vantaggi estetici immediati ma richiedendo condizioni ossee ottimali.
L'implantologia transmucosa (o flapless), con caratteristiche di mini-invasività, rappresenta l'evoluzione più moderna della chirurgia implantare, prevedendo la foratura diretta dell'osso attraverso la gengiva, senza incisioni.
I vantaggi includono minore sanguinamento, assenza di suture, guarigione più rapida e minor dolore post-operatorio.
Cosa sono gli impianti zigomatici e gli impianti pterigoidei?
Gli impianti zigomatici rappresentano una soluzione ottimale per i casi più complessi di riabilitazione implantare, specificamente progettati per pazienti con grave atrofia ossea del mascellare superiore.
Questa tecnica sfrutta la solidità delle ossa dello zigomo per posizionare una protesi fissa anche in presenza di severa carenza dell'osso alveolare, permettendo dunque il ripristino estetico e funzionale della dentatura dell'arcata superiore senza necessitare di una lunga e complicata ricostruzione ossea.
schema di un impianto zigomatico
Gli impianti zigomatici sono significativamente più lunghi degli impianti convenzionali, con lunghezze che possono raggiungere i 52,5 mm, e vengono ancorati direttamente nell'osso zigomatico, bypassando dunque l'osso alveolare della mascella.
Questa soluzione, anche se chirurgicamente più complessa, elimina la necessità degli interventi di ricostruzione dell'osso alveolare, riducendo i tempi di trattamento e permettendo spesso l'applicazione del carico immediato.
Gli impianti pterigoidei costituiscono una tecnica complementare agli impianti zigomatici, concettualmente a loro affine, e sono utilizzati nella regione posteriore del mascellare superiore.
La combinazione di impianti zigomatici e pterigoidei permette di riabilitare completamente l'arcata superiore anche nei casi di atrofia ossea più severa, permettendo al paziente di abbandonare le protesi totali rimovibili.
Che cos'è la tecnica All-on-4 e All-on-6?
La tecnica All-on-4 rappresenta una rivoluzione nell'implantologia per la riabilitazione di intere arcate dentali, sviluppata originariamente dalla scuola implantologica portoghese ad inizio anni 2000, diffusasi poi a livello internazionale.
Il concetto 'tutto su quattro' prevede l'inserimento strategico di quattro impianti per supportare una protesi completa di un'intera arcata, e questa tecnica è particolarmente indicata per realizzare protesi totali (dentiere) eccezionamente stabili, capaci di riabilitare il paziente in maniera egregia anche con una capacità di spesa limitata.
Gli impianti posteriori delle protesi All-on-4 vengono inseriti con un'inclinazione di circa 45 gradi, permettendo di sfruttare al meglio l'osso disponibile e di evitare strutture anatomiche delicate come i nervi mandibolari e i seni mascellari.
La tecnica All-on-6 utilizza sei impianti invece di quattro, fornendo maggiore stabilità e permettendo la realizzazione di protesi con un numero superiore di elementi dentali.
L'utilizzo di sei impianti permette di evitare i denti 'a sbalzo', garantendo che ogni elemento protesico sia direttamente supportato da un impianto.
Entrambe le tecniche permettono anche l'applicazione del carico immediato nei casi clinicamente idonei, restituendo al paziente una dentatura fissa funzionale entro 24-48 ore dall'intervento.
Quali sono le più recenti innovazioni tecnologiche?
Il panorama dell'implantologia è in costante evoluzione, con innovazioni che mirano a migliorare precisione, predicibilità e comfort per i pazienti.
La tecnologia 'Platform Switching' rappresenta una delle innovazioni più significative degli ultimi anni, e prevede l'utilizzo di un impianto con diametro di base maggiore rispetto al diametro della protesi: ciò riduce l'infiltrazione batterica, l'infiammazione dell'osso crestale e consente di ottenere una migliore distribuzione dello stress meccanico, con un contestuale minore riassorbimento dell'osso alveolare e recessione gengivale.
ricostruzione ossea
L'approccio 'Zero Bone Loss' sta migliorando ulteriormente i criteri di successo implantare, puntando a ottenere una perdita ossea molto contenuta (0,2 dopo il primo anno, che diminuisce ancora negli anni successivi) dopo l'inserimento dell'impianto.
La stampa 3D e la fresatura computerizzata (CAM) di impianti personalizzati sta emergendo come tecnologia promettente per casi complessi, ed è ormai divenuta lo standard per casi clinici complessi, permettendo di riabilitare (pur se ad un costo al momento ancora superiore) anche pazienti in condizioni di edentulia grave, o comunque in situazioni particolari.
I materiali bioattivi di nuova generazione stanno migliorando l'osteointegrazione e riducendo i tempi di guarigione, e consentono di posizionare carichi immediati anche in situazioni dove, fino a pochi anni fa, ciò era sconsigliabile.
La telemedicina e il monitoraggio remoto stanno trasformando il follow-up post-implantare, permettendo controlli a distanza e interventi tempestivi in caso di problemi, anche se la tecnologia (specie in Italia) è ancora allo stato embrionale, e necessita di ulteriori studi ed investimenti per portare un guadagno di fatto nelle cure odontoiatriche e per il benessere del paziente.
Quanto durano gli impianti dentali moderni?
Un impianto moderno ben eseguito ha una tasso di sopravvivenza del 98% a 10 anni secondo la casistica attualmente disponibile, ma le statistiche tendono ad aumentare con il miglioramento delle tecnologie: si stima infatti che, con la giusta cura e manutenzione (il che implica ed obbliga a controlli periodici e sedute d'igiene dentale professionale), un impianto dentale possa rimanere in sede e perfettamente efficiente per un periodo di tempo davvero lungo (idealmente e auspicabilmente, tutta la vita).
La giusta compliance del paziente, che comunque deve essere bene informato su tutto il percorso di cura e manutenzione del suo impianto, dovrà dunque diventare un suo impegno periodico costante.
L'igiene orale domiciliaria rappresenta il fattore più importante per la longevità implantare: una pulizia inadeguata può causare perimplantiti che compromettono la stabilità dell'impianto, ma i controlli periodici dal Dentista e le sedute di igiene professionale sono essenziali per mantenere in salute i tessuti perimplantari.
Il fumo rappresenta un fattore di rischio significativo, riducendo la vascolarizzazione dei tessuti e compromettendo la guarigione, e pertanto sarebbe controindicato ai pazienti portatori di impianto dentale (e anche a tutti gli altri pazienti, in generale).
La qualità dei materiali utilizzati e l'esperienza del team clinico rappresentano fattori determinanti: impianti di marche leader mondiali, che ormai hanno raggiunto livelli tecnologici altissimi, garantiscono standard qualitativi elevati.
Esistono rischi o controindicazioni?
L'implantologia moderna è considerata una procedura sicura e predicibile, ma come ogni intervento chirurgico presenta potenziali rischi che devono essere conosciuti e valutati.
Il rigetto immunologico dell'impianto è un evento rarissimo in letteratura: il titanio medicale è un materiale biocompatibile, in grado d'integrarsi naturalmente nella matrice ossea del corpo, quindi, a parte casi davvero limitati, non dà luogo a processi infiammativi.
Parlando di integrazione, la mancata osteointegrazione rappresenta il principale rischio a breve termine per qualsiasi impianto, anche se con le moderne tecniche chirurgiche la sua incidenza è estremamente ridotta.
Le infezioni batteriche dei tessuti perimplantari successive al posizionamento dell'impianto, ad esempio le mucositi o le perimplantiti, costituiscono il rischio più significativo a lungo termine, spesso causate dalla scarsa igiene orale del paziente, ma a volte hanno cause complesse, di natura multifattoriale.
Le controindicazioni assolute includono patologie sistemiche severe non controllate, insufficienza immunitaria grave, terapie radianti recenti della regione maxillo-facciale.
Le controindicazioni relative comprendono diabete non compensato, fumo eccessivo, bruxismo severo non trattato.
L'età non rappresenta di per sé una controindicazione: pazienti anziani in buone condizioni generali possono ricevere impianti dentali con successo.
Quali sono i costi degli impianti dentali?
Il prezzo di un impianto singolo completo di corona varia da 1.200 a 3.000 euro, mentre per la riabilitazione di un'intera arcata i costi possono variare da 4.000 a 30.000 euro.
I fattori che influenzano il costo includono:
- La marca e qualità dell'impianto utilizzato: sistemi premium di marche leader mondiali hanno costi superiori ma garantiscono ricerca scientifica continua;
- La complessità del caso clinico: situazioni che richiedono ricostruzioni ossee, rialzo del seno mascellare o tecniche avanzate comportano costi aggiuntivi;
- Le tecnologie utilizzate: chirurgia guidata, scanner intraorali, tecnologie CAD/CAM per le protesi incidono sul costo finale ma migliorano significativamente qualità e predicibilità;
- L'esperienza e specializzazione del team clinico: Chirurghi con formazione specifica in implantologia complessa possono applicare tariffe più elevate
Molti studi odontoiatrici offrono piani di finanziamento personalizzati per rendere accessibile il trattamento implantare, considerando che rappresenta un investimento nella salute e qualità di vita del paziente.
L'implantologia è una risorsa preziosa
L'implantologia dentale rappresenta oggi il gold standard per la sostituzione di elementi dentali perduti, offrendo soluzioni tecnologicamente avanzate, predicibili e durature.
L'evoluzione costante di materiali, tecniche chirurgiche e tecnologie diagnostiche continua a migliorare i risultati clinici e l'esperienza del paziente, rendendo i trattamenti sempre più mini-invasivi e confortevoli.
Le innovazioni future promettono ulteriori miglioramenti: dalla medicina rigenerativa che potrebbe permettere la ricrescita di tessuti dentali naturali, alla nanotecnologia che ottimizzerà l'integrazione biologica degli impianti.
Per il paziente che valuta un trattamento implantare, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati, con formazione specifica e tecnologie adeguate, in grado di valutare accuratamente il caso clinico e proporre la soluzione più appropriata per le specifiche esigenze individuali.
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FAQ (domande frequenti)
Su questa vite viene collegato un moncone (abutment) e infine una corona sintetica che riproduce perfettamente l'aspetto e la funzione del dente originale.
Grazie al processo di osteointegrazione, il titanio si lega stabilmente con l'osso, creando una base solida e permanente per la nuova dentatura.
Con la giusta cura, igiene orale scrupolosa e controlli periodici dal dentista, un impianto può durare potenzialmente per tutta la vita del paziente.
La longevità dipende principalmente dalla compliance del paziente nel mantenere un'ottima igiene orale domiciliare e nel sottoporsi a sedute di igiene professionale regolari.
È fondamentale disporre di una quantità e qualità adeguata di osso alveolare per garantire la stabilità primaria dell'impianto.
Il paziente deve inoltre impegnarsi a mantenere un'igiene orale scrupolosa e a sottoporsi a controlli periodici regolari.
La valutazione viene effettuata dal Medico Odontoiatra attraverso una visita specialistica e esami radiografici come ortopanoramica e TAC Cone Beam.
Gli impianti posteriori vengono inseriti con un'inclinazione di circa 45 gradi per sfruttare al meglio l'osso disponibile ed evitare strutture anatomiche delicate.
Questa tecnica è particolarmente indicata per realizzare protesi totali fisse molto stabili, anche per pazienti con capacità di spesa limitata.
Nei casi clinicamente idonei, permette l'applicazione del carico immediato, restituendo al paziente una dentatura funzionale entro 24-48 ore dall'intervento.
Le moderne tecniche mini-invasive come l'implantologia transmucosa (flapless) comportano minore sanguinamento, assenza di suture e guarigione più rapida con minor dolore post-operatorio.
Dopo l'intervento è normale avvertire un leggero fastidio che può essere gestito efficacemente con i comuni antidolorifici prescritti dal dentista.
La tecnologia e l'esperienza del team clinico contribuiscono a rendere l'esperienza sempre più confortevole per il paziente.
Per la riabilitazione di un'intera arcata i costi possono variare da 4.000 a 30.000 euro.
I fattori che influenzano il costo includono la marca dell'impianto, la complessità del caso clinico, le tecnologie utilizzate e l'esperienza del team clinico.
Molti studi odontoiatrici offrono piani di finanziamento personalizzati per rendere accessibile questo importante investimento nella salute e qualità di vita del paziente.
Questi impianti, significativamente più lunghi di quelli convenzionali (fino a 52,5 mm), vengono ancorati direttamente nell'osso zigomatico, bypassando l'osso alveolare della mascella.
Questa tecnica elimina la necessità di lunghi e complessi interventi di ricostruzione ossea, riducendo i tempi di trattamento e permettendo spesso l'applicazione del carico immediato.
Sono particolarmente indicati per pazienti che desiderano abbandonare le protesi totali rimovibili anche in presenza di severa carenza ossea.
Il titanio si integra naturalmente nella matrice ossea del corpo attraverso il processo di osteointegrazione, quindi non dà luogo a processi infiammatori nella stragrande maggioranza dei casi.
Il principale rischio a breve termine è la mancata osteointegrazione, ma con le moderne tecniche chirurgiche la sua incidenza è estremamente ridotta.
A lungo termine, i rischi più significativi sono le infezioni batteriche come mucositi o perimplantiti, spesso prevenibili con un'adeguata igiene orale e controlli periodici.
Gli scanner intraorali digitali hanno eliminato il disagio delle tradizionali impronte in silicone, creando modelli estremamente accurati per la progettazione delle protesi.
La chirurgia guidata utilizza dime chirurgiche personalizzate create attraverso pianificazione digitale 3D, riducendo significativamente i margini di errore.
Le tecnologie CAD/CAM permettono di realizzare corone su impianto sostanzialmente indistinguibili dai denti naturali, anche per gli elementi anteriori più visibili.
La mancanza di un dente genera problematiche funzionali ed estetiche: le arcate dentarie tendono a migrare per colmare il vuoto, compromettendo l'equilibrio occlusale e causando problemi di masticazione, fonazione e deglutizione.
Senza la stimolazione meccanica della radice, l'osso alveolare inizia un processo di riassorbimento progressivo che rende sempre più complessa una riabilitazione implantare futura.
La sostituzione tempestiva previene questi problemi e preserva la salute complessiva del cavo orale e la qualità della vita del paziente.
L'Implantologia senza dolore e senza paura, per tutti
L’Implantologia è quella branca iper-specialistica dell’Odontostomatologia che si focalizza sulla riabilitazione dentale dei pazienti mediante protesi fisse biocompatibili, chiamati impianti dentali.
È una specializzazione relativamente recente di tutta la Medicina Odontoiatrica, frutto però di una lunga sperimentazione, partita in maniera abbastanza casuale negli anni ’50 del XX secolo, grazie all’intuizione del Prof. Per-Ingvar Brånemark, dell’Università di Göteborg, in Svezia.
L’Implantologia si basa su un principio medico chiamato osteointegrazione, e l’origine della parola dovrebbe già dare il senso della stessa: ‘integrazione dell’osso (o nell’osso)’.
Per via dell’osteointegrazione, un elemento biocompatibile, ad esempio una vite in una speciale lega di titanio medicale, se inserito nella matrice ossea, viene dall’osso stesso integrato, per un complesso processo biologico che, a guarigione avvenuta, avrà formato una struttura coesa, impossibile da separare se non con un’azione chirurgica.
L’osteointegrazione ha permesso di superare uno dei grandi problemi storici dell’Odontoiatria, cioè l’impossibilità di rimpiazzare i denti perduti con protesi fisse stabili e definitive, e ha spalancato la strada ad una serie di cure e terapie riabilitative un tempo impensabili.
Uno studio amico, su cui puoi fare affidamento per la tua riabilitazione dentale
Lo Studio Dentistico del Dott. Longo è specializzato nell’Implantologia e nella riabilitazione dentale già dagli anni ’90, avendo focalizzato quasi tutta la sua attività clinica e chirurgica proprio nell’affinamento delle tecniche implantologiche moderne, che hanno permesso di offrire ai pazienti terapie riabilitative sempre più precise grazie alla guida computerizzata, sopportabili a livello di disagio, economicamente accessibili (anche per realtà personali in difficoltà economica) e, soprattutto, nella massima sicurezza medica.
Lo studio pone particolare enfasi sulla diagnosi precisa dell’edentulia, cioè la mancanza di denti naturali che spinge il paziente a chiederne il rimpiazzo con le protesi, dando particolare attenzione alla valutazione sia funzionale che psicologica.
Dati pre-operatori precisi supportati da rilievi di ortopantomografia digitale, TAC a fascio conico (Cone Beam) ed attenta valutazione clinica permettono allo studio di somministrare terapie riabilitative di qualità, con l’ausilio della sedazione cosciente, per ridurre al minimo il disagio, il trauma del Dentista o lo stress (comprensibile ed umano) dell’intervento chirurgico.
Nello studio sono presenti, oltre che macchinari elettro-medicali sicuri e periodicamente revisionati, anche tutte le figure necessarie per assicurare al paziente la riabilitazione dentale completa, pure in presenza di casi particolari come la condizione di diabete mellito, l’osteoporosi o di un grave riassorbimento dell’osso alveolare.
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Il Dott. Longo, assieme ai suoi Medici Anestesisti, Chirurghi Maxillo-facciali e Chirurghi Orali, supportato sempre da personale di poltrona specializzato proprio nell’Implantologia, aiuta giornalmente i pazienti che a lui si affidano a ritornare al sorriso e alla corretta masticazione e fonazione, affrontando ogni caso con umanità ed empatia, non dimenticando l’importanza della valutazione individuale e della dignità e del rispetto di ogni esperienza personale.
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Lo studio dentistico specialista nell'Implantologia e nella Riabilitazione Dentale
lo Studio Dentistico del Dott. Longo si trova a Milano, in Galleria Unione, 1.
la sede è storica, ed è presente a Milano da oltre 50 anni.
lo Studio Dentistico del Dott. Longo non è un franchising e non è una catena low-cost: è uno studio unico, specializzato esclusivamente nell'Implantologia e nella Riabilitazione Dentale, che offre trattamenti odontoiatrici di qualità, ma con la gestione familiare e l'empatia di un ambiente professionale seppur amichevole.
lo Studio Dentistico del Dott. Longo è nel cuore di Milano, a due passi da Piazza Cordusio, ed è facilmente raggiungibile con la Linea Metropolitana milanese MM3 (Linea Gialla), fermata 'Missori'.
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Quindi ricorda che...
- L'impianto dentale è sostituto biocompatibile di un elemento dentale, che simula perfettamente la radice del dente naturale, ripristinando sia l'estetica che la funzionalità masticatoria;
- Il titanio medicale si integra naturalmente con l'osso attraverso l'osteointegrazione, creando un legame stabile e permanente che può durare tutta la vita;
- Sostituire un dente perduto è fondamentale: la sua mancanza causa spostamento degli altri denti, problemi di masticazione e riassorbimento osseo progressivo;
- Le moderne tecnologie come la TAC Cone-Beam e gli scanner intraorali digitali rendono l'implantologia più precisa e confortevole;
- La tecnica All-on-4 permette di riabilitare un'intera arcata dentale con soli quattro impianti, una soluzione efficace e accessibile;
- Gli impianti zigomatici rappresentano una soluzione ottimale anche per pazienti con grave atrofia ossea, eliminando lunghe ricostruzioni;
- Un impianto ben eseguito ha un tasso di sopravvivenza del 98% a 10 anni, con possibilità di durare per tutta la vita con la giusta cura;
- L'igiene orale scrupolosa e i controlli periodici sono essenziali per mantenere in salute i tessuti perimplantari e garantire la longevità;
- Il rigetto immunologico di un impianto dentale è un evento rarissimo: il titanio è altamente biocompatibile e si integra naturalmente nell'osso per mezzo dell'osteointegrazione;
- Le tecniche mini-invasive come l'implantologia transmucosa comportano minore sanguinamento, assenza di suture e guarigione più rapida;
- Il carico immediato permette, nei casi idonei, di avere una dentatura funzionale entro 24-48 ore dall'intervento;
- Le moderne corone in zirconia o disilicato di litio sono indistinguibili dai denti naturali, anche per gli elementi anteriori più visibili;
- La chirurgia guidata con dime personalizzate garantisce il posizionamento ottimale dell'impianto, riducendo significativamente i margini di errore;
- I costi variano da 1.200 a 3.000 euro per un impianto singolo, e molti studi dentistici offrono comunque piani di finanziamento personalizzati;
- Affidarsi a professionisti qualificati con formazione specifica e tecnologie adeguate è fondamentale per il successo del trattamento implantare.
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal dott. Alberto Giorgio Longo il giorno:
venerdì 20 giugno, 2025
Il Dott. Alberto Giorgio Longo è un Medico Chirurgo e un Medico Odontoiatra, perfezionato da anni nell'Implantologia e nella Riabilitazione Dentale.
L’implantologia è la soluzione odontoiatrica con un tasso di successo molto elevato (oltre il 95% dei pazienti correttamente trattati), che sostituisce i denti mancanti con impianti dentali biocompatibili, e recupera completamente l'autostima, la disinvoltura e riposiziona correttamente le occlusioni dei delle due arcate dentali, con indiscussi vantaggi sulla masticazione, sulla fonetica, sulla deglutizione e anche sulla postura.
Nello Studio Dentistico del Dott. Longo, attivo a Milano ormai da due generazioni, gran parte dell'attività clinica si concentra sul recupero del sorriso anche in casi difficili, per restituire a tutti l’occasione di sentirsi di nuovo a proprio agio quando si è in compagnia, quando si mangia, senza doversi preoccupare che si sposti una dentiera instabile o che quel dente mancante sia così evidente.
La cura del sorriso è per molti una questione di benessere psicologico, che ha comunque importanti aspetti funzionali su tutto il corpo: una dentatura non completa, cioè in condizione di edentulia (la mancanza di uno o più denti naturali) può portare a condizioni di grande disagio, non solo limitato al cavo orale ma anche a tutto il corpo (persino i muscoli di cervicale e zona lombare).
Il Dott. Longo si è proprio focalizzato, in oltre trent'anni di esperienza diretta e studi clinici, su questa necessità, perfezionando le procedure chirurgiche per garantire una corretta riabilitazione minimamente invasiva, con la migliore tecnologia possibile e accessibile sul mercato.
Il Dottore ha una missione medica, etica e deontologica precisa, che regola da sempre la sua attività clinica e di costante ricerca sull'Implantologia: aiutare tutti i pazienti che soffrono di mancanze dentali più o meno estese ad ottenere una soluzione duratura nel tempo, che concili funzionalità ed estetica, ad un costo d'accesso accessibile e facilitato.
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