Ti manca per caso qualche dente, che hai perso nel tempo per una lunga serie di cause (carie, traumi, parodontite) ma che non hai mai rimpiazzato?
Forse lo hai già capito, ma rimanere per lungo periodo in una situazione di edentulia, cioè in mancanza di uno o più denti naturali nella bocca, porta a gravi problemi, non solo estetici ma anche funzionali, che si ripercuotono poi su vari aspetti della vita quotidiana.
È dunque una condizione da evitare, e da risolvere il prima possibile.
Il posizionamento di un impianto dentale rappresenta oggi la soluzione più affidabile per sostituire i denti mancanti, offrendo risultati estetici e funzionali superiori rispetto alle protesi tradizionali.
Tuttavia, come ogni intervento chirurgico, l'implantologia dentale comporta dei rischi che è importante conoscere per affrontare il trattamento con consapevolezza e serenità.
Gli impianti dentali sono considerati ormai un'operazione sicura per sostituire i denti mancanti, con un tasso di successo che raggiunge il 95-98% dei casi, e un periodo di vita che, con i giusti controlli e la giusta manutenzione, può durare davvero per moltissimi anni.
Nonostante questi dati rassicuranti, una corretta informazione sui possibili rischi permette al paziente di prendere decisioni informate e di collaborare attivamente per minimizzare le complicanze.
Leggi questa pagina per scoprire non solo cos’è un impianto dentale, ma anche gli eventuali rischi della sua procedura d’impianto.
Come è nata l'implantologia moderna e come ha rivoluzionato l'odontoiatria?

La moderna Implantologia Dentale affonda le sue radici negli anni '50 del XX secolo, grazie agli studi pionieristici del Medico svedese Per-Ingvar Brånemark, spesso definito 'il padre' della moderna scienza implantologica.
Il Professor Brånemark, all'epoca docente dell'Istituto di Biotecnologia Applicata di Göteborg, conducendo alcuni esperimenti sui conigli, osservò per la prima volta la connessione strutturale e funzionale irreversibile del titanio con il tessuto osseo vivente, definendo così quel concetto di 'osteointegrazione'.

Questa scoperta fondamentale ha trasformato l'Implantologia da una procedura sperimentale a una disciplina scientifica rigorosa, ponendo le basi condivise per lo sviluppo di protocolli standardizzati che garantiscono oggi percentuali di successo molto elevate.
La scuola svedese ha così stabilito i principi dell'osteointegrazione che costituiscono ancora oggi il fondamento teorico e pratico dell'implantologia moderna, permettendo di trasformare quella che era considerata una procedura ad alto rischio in un trattamento predicibile e sicuro, validato a livello internazionale nel 1982, con la famosa Conferenza di Toronto.
Esistono davvero dei rischi durante l'intervento di implantologia?
L'Implantologia moderna è una procedura ad alta tecnologia, che usa materiali intrinsecamente sicuri (come viti endossee in titanio commercialmente puro di grado 4 o di leghe di titanio, altamente biocompatibile), ha ormai un'asepsi scrupolosa e una profilassi altrettanto rigorosa.
Sono molte le procedure chirurgiche disponibili per posizionare un impianto, e tutte le tecniche coprono ormai quasi tutte le condizioni cliniche: sono disponibili metodiche standard a 'cielo aperto', così come metodiche flapless, che si affidano a precise maschere (dime) progettate al computer e che fanno ampio uso di meticolosi rilievi TAC e ricostruzioni in 3D della morfologia della bocca del paziente, prima d'intervenire.
I protocolli recenti garantiscono tutti elevati margini di sicurezza sia operatoria che durante la guarigione dei tessuti ma, come ogni intervento chirurgico, possono comunque esserci complicanze, alcune prevedibili (la maggior parte dei casi), altre meno; l'esperienza del Chirurgo Orale o del Medico Odontoiatra, unita alla professionalità della sua equipe, a un'anamnesi scrupolosa del paziente e alla diagnostica avanzata digitale permettono comunque di calcolare per tempo buona parte dei rischi operatori, e di abbassare dunque di molto la percentuale di eventi avversi.
Durante la fase chirurgica di posizionamento dell'impianto dentale, possono verificarsi alcune complicanze immediate che richiedono attenzione clinica, ad esempio il danneggiamento dei nervi circostanti, l'emorragia e la perforazione dei seni paranasali.
Il rischio maggiore durante l'intervento per posizionare impianti nella mandibola in zona posteriore è quello di potersi avvicinare troppo o anche di ledere il nervo alveolare inferiore, cosa che può creare una parestesia del labbro inferiore: tuttavia, questo rischio è stato drasticamente ridotto proprio grazie all'utilizzo della Chirurgia computer-guidata, che permette un posizionamento preciso degli impianti secondo una programmazione basata sulla tomografia computerizzata.
La moderna implantologia computer-guidata ha quindi significativamente ridotto i rischi del posizionamento degli impianti dentali attraverso una pianificazione digitale precisa, che evita strutture anatomiche delicate ed è molto rispettosa dei tessuti sani: questo si traduce in maggiore sicurezza per il Chirurgo, non solo manuale ma anche psicologica, poiché molti interventi possono essere ormai guidati da sistemi di navigazione chirurgica avanzati, minimizzando dunque i possibili errori operatori.
I rischi nel posizionare un impianto dentale (di qualsiasi genere), sia ben chiaro, permangono, e non possono essere del tutto eliminati: qualsiasi intervento chirurgico, del resto, ha dei rischi intrinsechi non pienamente prevedibili, che devono comunque essere calcolati ed accettati dal paziente, ma le moderne tecniche implantari hanno fatto sì che la percentuale di questi pericoli ormai sia molto bassa, tanto da essere considerata, in molti casi, un evento decisamente raro.
D'altronde, la casistica dell'Implantologia, basata sugli studi clinici controllati, parla chiaro, e dovrebbe dare un'idea ben precisa del grado di qualità e sicurezza raggiunto dalle procedure chirurgiche moderne: il 95% degli impianti dentali posizionati risulta presente e correttamente osteointegrato a 10 anni di distanza dall'intervento chirurgico (assenza di dolore, mobilità, radiotrasparenza perimplantare, perdita ossea minima), segno evidente che la tecnologia, dopo decenni di continua evoluzione, è affidabile, prevedibile e risolutiva (se ben eseguita).
il fallimento dell'impianto Dentare: quali sono le cause?
Contrariamente alla credenza popolare, il concetto di 'rigetto' degli impianti dentali è scientificamente improprio.
In realtà non esiste un rischio legato al rigetto in quanto il titanio, il materiale utilizzato per gli impianti, ha un'eccezionale biocompatibilità: non comporta reazioni infiammatorie significative, ma al contrario viene integrato nell'osso durante il processo di guarigione, per mezzo del complesso processo di osteointegrazione.
Casi reali di 'rigetto' delle leghe di titanio medicale sono eventi estremamente rari, e statisticamente considerati eccezioni (meno dello 0,6% della popolazione).
Quando si verifica un insuccesso dell'impianto, in molti casi questo è dovuto al fallimento del processo di osteointegrazione, cioè dell'integrazione biologica tra l'impianto e l'osso circostante.
Questo evento è ormai abbastanza raro, che accade in una percentuale tra il 2,5% e il 5%, e le cause principali che lo generano includono una sterilizzazione inadeguata durante l'intervento, l'inesperienza del Chirurgo, la scarsa qualità dei materiali utilizzati o il mancato rispetto dei protocolli chirurgici (incluso un carico non corretto rispetto ai tempi di guarigione).
La scelta di materiali di alta qualità rappresenta un fattore determinante per il successo: viti endossee e monconi di alta qualità in titanio commercialmente puro di grado 4 o di leghe di titanio abbattono sensibilmente il rischio di infezioni e mancata osteointegrazione.
Anche eventuali patologie sistemiche, come l'osteoporosi o meglio l'uso dei farmaci bifosfonati che servono per trattarla, oppure endocrine come il diabete mellito possono compromettere il processo di osteointegrazione e far dunque fallire l'impianto: in molti casi i rischi correlati a queste condizioni possono essere controllati con la giusta attenzione operatoria e l'ausilio della terapia farmacologica, ma esiste sempre una variabile imponderabile durante il processo di guarigione che non può mai essere completamente scongiurata.
Il bruxismo, cioè l'abitudine spesso inconsapevole (specie se notturna) di digrignare i denti è un noto fattore di rischio per la stabilità degli impianti dentali: a lungo andare, se non corretto tramite idoneo ammortizzatore (il bite), il bruxismo danneggia la struttura dell'impianto e dell'osso alveolare che lo integra, potenzialmente portandolo ad una mobilità implantare.
Discorso a parte merita la malattia parodontale, cioè la grave infiammazione cronica dei tessuti parodontali (gengive, osso alveolare, legamento parodontale) che, se non trattata e stabilizzata, può portare ad una pericolosa perimplantite, cioè un'infiammazione dei tessuti attorno all'impianto che, a sua volta, può comprometterne la stabilità nel tempo.
Va comunque ricordato che, anche se la malattia parodontale non stabilizzata è un noto fattore di rischio, la perimplantite può comunque svilupparsi a prescindere dalla stessa, anche in pazienti che non hanno mai avuto una storia clinica di parodontite.
Fattori comportamentali come il tabagismo o la scarsa igiene dentale domiciliare, con annessi mancati controlli periodici dal Dentista (obbligatori per ogni portatore d'impianto dentale) sono cause profondamente connesse al possibile fallimento dell'impianto, seppur generalmente sul lungo periodo.
Quali sono i rischi e le complicanze a lungo termine di un impianto dentale?
Tra le complicanze più significative a lungo termine di un impianto dentale figura sicuramente la perimplantite, cioè un'infiammazione dei tessuti attorno all'impianto, che può compromettere la stabilità del dispositivo protesico.
La perimplantite, che ha caratteristiche molto simili a quelle della parodontite, è indubbiamente il rischio a medio-lungo termine statisticamente più rilevante, e dunque quello che andrebbe attenzionato con maggiore cura (anche da parte del paziente).

Anche se ha natura multifattoriale ormai nota, l'agente eziologico della perimplantite è principalmente di origine batterica, e risulta essenzialmente lo stesso di quello che causa la malattia parodontale: sono particolari batteri che vivono nel nostro cavo orale, estremamente simili ai batteri parodontogeni.
Questi batteri, quasi tutti Gram-negativi ed anaerobi, anche se presenti naturalmente nel nostro microbiota orale, in determinate situazioni possono iper proliferare e concentrarsi attorno all'impianto dentale, soverchiando le difese immunitarie e dando dunque origine ad una decisa risposta del corpo, che a sua volta fa iniziare un lento ma progressivo processo infiammatorio.
L'iper-proliferazione dei batteri patogeni è facilitata in caso di condizioni particolari, come:
- Predisposizione genetica alla parodontite;
- Diabete mellito;
- Scarsa igiene dentale domiciliare;
- Consumo di tabacco;
- Scarsi o assenti controlli odontoiatrici e mancate manutenzioni dell'impianto dentale
La perimplantite inizia generalmente (non sempre, ma spesso) come una semplice mucosite, caratterizzata da infiammazione, gonfiore e sanguinamento delle gengive attorno all'impianto.
Se non trattata tempestivamente, può progredire coinvolgendo il tessuto osseo di supporto, divenendo dunque perimplantite vera e propria, con conseguente riassorbimento dell'osso alveolare e potenziale perdita dell'impianto.
In altri casi, la perimplantite può svilupparsi direttamente, senza passare prima per la mucosite, iniziando da subito il processo di consunzione dell'osso alveolare che integra l'impianto.
Altri rischi meccanici a lungo termine includono la frattura della corona protesica, il distacco della vite di connessione o, in casi estremi, la frattura dell'impianto stesso (evento molto raro).
Queste complicanze sono generalmente legate all'usura normale dei materiali e possono essere risolte con regolari interventi di manutenzione, inclusi negli obbligatori controlli periodici dal Medico Odontoiatra.
Quanto influiscono le condizioni generali di salute sui rischi?

Le condizioni sistemiche del paziente giocano un ruolo fondamentale nel determinare i rischi associati all'implantologia dentale.
Sebbene ormai l'Implantologia possa essere praticata su una larga percentuale di pazienti, non tutti sono candidati ideali per un impianto dentale: le persone con patologie sistemiche gravi, come diabete non controllato, osteoporosi o malattie autoimmuni, potrebbero avere un rischio maggiore di complicazioni, e dunque la loro valutazione pre-operatoria deve essere particolarmente precisa.
Il diabete scompensato costituisce una controindicazione significativa, poiché compromette i processi di guarigione e aumenta il rischio di infezioni.
Tuttavia, pazienti diabetici con glicemia ben controllata possono sottoporsi al trattamento implantare seguendo protocolli specifici, quindi il diabete in sé non rappresenta una controindicazione assoluta.
L'osteoporosi e l'assunzione di bifosfonati meritano particolare attenzione: è importante infatti sapere che alcuni farmaci per l'osteoporosi, noti per l'appunto come bifosfonati, potrebbero complicare il quadro, aumentando il rischio di una condizione rara ma seria chiamata osteonecrosi.
Il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio più significativi per pressoché qualsiasi intervento orale, poiché i fumatori presentano tassi di insuccesso significativamente più elevati rispetto ai non fumatori, e pertanto viene fortemente raccomandato di cessare l'abitudine al consumo di tabacco almeno un mese prima dell'intervento.
Cosa determina il successo dell'osteointegrazione e come minimizzare i rischi?
L'osteointegrazione rappresenta il processo biologico fondamentale che determina il successo a lungo termine dell'impianto dentale.
In Medicina, si definisce 'osteointegrazione' la guarigione dell'osso attorno all'impianto, con la formazione di una struttura coesa tra matrice ossea e impianto stesso, solida e salda, impossibile da dividere e separare se non per via chirurgica.
I tempi di osteointegrazione variano in base a diversi fattori anatomici e fisiologici, e anche a seconda dell'arcata trattata: per la mascella superiore il periodo va dai 4 ai 6 mesi, mentre per la mandibola i tempi si accorciano, mediamente dai 3 ai 4 mesi.
La differenza sulla tempistica di guarigione è dovuta alla densità ossea, che è differente tra mascella e mandibola: l'osso della mascella è generalmente più poroso.
Rispettare i giusti tempi di guarigione prima di applicare il carico adeguato sull'impianto dentale è uno dei requisiti fondamentali, che può determinare o meno il successo della procedura chirurgica (qualsiasi essa sia).
Anche la quantità e qualità dell'osso giocano un ruolo fondamentale nella riuscita o meno di un impianto dentale: un osso mascellare o mandibolare sano e sufficientemente denso è in grado di fornire una base solida ai fini dell'osteointegrazione, aumentando di molto le percentuali di successo.
In presenza di tessuto osseo insufficiente, possono essere utilizzate tecniche di rigenerazione ossea per ricostruire il volume necessario al posizionamento dell'impianto.
Le competenze e l'esperienza del Chirurgo Implantare svolgono un ruolo tutt'altro che trascurabile: la scelta di un centro specializzato con protocolli standardizzati e tecnologie avanzate riduce significativamente le possibilità di complicanze.
Come si possono prevenire le complicanze post-operatorie?
La prevenzione delle complicanze inizia già nel periodo pre-operatorio attraverso un'accurata valutazione del caso clinico (anamnesi e visita specialistica) e una preparazione adeguata.
Prima di intervenire, è necessario valutare le condizioni del paziente per determinare la presenza o meno di patologie o di condizioni particolari, così da poter evitare ogni tipo di rischio.
Il periodo post-operatorio richiede il rispetto assoluto delle indicazioni mediche: per ridurre al minimo le complicanze post operatorie occorre seguire scrupolosamente le istruzioni di igiene domiciliare e la terapia farmacologica prescritta.
È fondamentale astenersi dal fumo (noto vasocostrittore, e dunque uno dei nemici principali dell'ossigenazione dei tessuti in guarigione).
Il mantenimento di un'igiene orale eccellente rappresenta la migliore prevenzione contro la perimplantite, poiché l'infezione dei tessuti attorno all'impianto è una delle complicazioni più comuni.
I controlli periodici presso lo studio odontoiatrico, e le sedute d'igiene dentale eseguita in poltrona, sono dunque fondamentali per il monitoraggio a lungo termine.
Il paziente è invitato a partecipare a tutti gli appuntamenti post operatori programmati, evitando di saltarli o rimandarli eccessivamente in là col tempo.
Se gli incontri vengono rimandati o addirittura non eseguiti, aumenta conseguentemente la probabilità di insuccesso o rischio di complicazioni.
Qual è la realtà statistica dei rischi implantari?

I dati scientifici confermano che l'implantologia moderna presenta percentuali di successo molto elevate, se ben eseguita e se il paziente si attiene scrupolosamente alle istruzioni ricevute.
Se correttamente inseriti e se adeguatamente mantenuti, gli impianti dentali possono avere una percentuale di successo a lungo termine del 93-98%, rimanendo nella bocca senza particolari problemi per molti anni (mediamente 10-15, ma anche tutta la vita, se ben controllati e mantenuti).

Questo significa che solo una piccola percentuale di casi può presentare complicanze significative.
Questo ci fa affermare che l'implantologia dentale è una procedura sicura con una percentuale di successo nel 95% dei casi: rimane comunque un 5% in cui gli impianti possono effettivamente fallire per le varie cause precedentemente esposte.
I rischi, seppur presenti, sono sostanzialmente limitati, almeno quando l'intervento viene eseguito secondo protocolli standardizzati.
Se non si presentano condizioni particolari che richiedono la rimozione degli impianti, come la loro rottura o l'insorgere della perimplantite, un impianto può durare davvero tutta la vita.
Come scegliere il professionista e minimizzare i rischi?
La selezione di un professionista qualificato rappresenta il primo passo per ridurre i rischi associati all'implantologia dentale.
Il paziente deve considerare il Medico Odontoiatra non solo per una convenienza economica, ma per tutto il suo bagaglio d'esperienza e per quello che il suo studio può effettivamente offrire.
È fondamentale verificare l'esperienza specifica del professionista in Chirurgia implantare, la disponibilità di tecnologie avanzate come la tomografia computerizzata e la chirurgia guidata, nonché l'utilizzo di materiali certificati di alta qualità.
Un buon centro di implantologia dovrebbe avere professionisti con molta esperienza e tecnologie all'avanguardia, com'è ovvio supporre e pretendere.
La presenza di garanzie sui materiali e sulle procedure rappresenta un ulteriore indicatore di qualità e trasparenza.
È importante richiedere informazioni dettagliate sui rischi specifici del proprio caso, sui tempi di guarigione previsti e sulle modalità di gestione delle eventuali complicanze.
Studi di alta qualità hanno nel loro organico personale preparato e competente nella comunicazione sanitaria, in grado di filtrare opportunamente le informazioni cliniche e renderle comprensibili per tutti i pazienti.
L'implantologia dentale rappresenta una soluzione sicura ed efficace quando viene eseguita da professionisti qualificati utilizzando protocolli standardizzati e materiali di qualità.
La consapevolezza dei possibili rischi, unita a una corretta prevenzione e al rispetto delle indicazioni mediche, permette di ottenere risultati duraturi e soddisfacenti, restituendo funzione ed estetica al sorriso con la massima sicurezza possibile.
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Affinché tu non sia considerato solo un numero, ma un amico da aiutare per ritornare a stare bene, sorridendo.
FAQ (domande frequenti)
Il rischio maggiore nella mandibola posteriore è quello di ledere il nervo alveolare inferiore, causando una parestesia del labbro inferiore.
Tuttavia, questo rischio è stato drasticamente ridotto grazie all'utilizzo della chirurgia computer-guidata, che permette un posizionamento preciso degli impianti basato sulla tomografia computerizzata.
I dati clinici dimostrano che il 95% degli impianti dentali risulta correttamente osteointegrato a 10 anni di distanza dall'intervento.
Il titanio, materiale utilizzato per gli impianti, ha un'eccezionale biocompatibilità e non comporta reazioni infiammatorie significative, ma al contrario viene integrato nell'osso durante il processo di guarigione.
Casi reali di rigetto delle leghe di titanio medicale sono eventi estremamente rari, che interessano meno dello 0,6% della popolazione.
Quando si verifica un insuccesso dell'impianto, questo è dovuto al fallimento del processo di osteointegrazione, che accade in una percentuale tra il 2,5% e il 5% dei casi.
Anche patologie sistemiche come l'osteoporosi, l'uso di bifosfonati o il diabete mellito possono compromettere il processo di osteointegrazione.
Il bruxismo, l'abitudine di digrignare i denti, è un noto fattore di rischio per la stabilità degli impianti a lungo andare.
La malattia parodontale non stabilizzata, il tabagismo e la scarsa igiene dentale domiciliare con mancati controlli periodici sono cause connesse al possibile fallimento dell'impianto sul lungo periodo.
Ha origine principalmente batterica, causata dagli stessi batteri che provocano la malattia parodontale, quasi tutti Gram-negativi ed anaerobi.
Inizia generalmente come mucosite, con infiammazione, gonfiore e sanguinamento delle gengive attorno all'impianto, ma se non trattata tempestivamente può progredire coinvolgendo il tessuto osseo di supporto con conseguente riassorbimento dell'osso alveolare.
La prevenzione migliore è il mantenimento di un'igiene orale eccellente e controlli periodici presso lo studio odontoiatrico.
Il diabete scompensato costituisce una controindicazione significativa, ma pazienti diabetici con glicemia ben controllata possono sottoporsi al trattamento seguendo protocolli specifici.
L'osteoporosi e l'assunzione di bifosfonati meritano particolare attenzione per il rischio di osteonecrosi.
Il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio più significativi, con tassi di insuccesso molto più elevati rispetto ai non fumatori, pertanto viene fortemente raccomandato di cessare l'abitudine al tabacco almeno un mese prima dell'intervento.
I tempi variano in base a diversi fattori anatomici e fisiologici: per la mascella superiore il periodo va dai 4 ai 6 mesi, mentre per la mandibola i tempi si accorciano a 3-4 mesi.
La differenza è dovuta alla densità ossea, che è differente tra mascella e mandibola.
Rispettare i giusti tempi di guarigione prima di applicare il carico adeguato è uno dei requisiti fondamentali per il successo della procedura.
Il periodo post-operatorio richiede il rispetto assoluto delle indicazioni mediche: seguire scrupolosamente le istruzioni di igiene domiciliare, la terapia farmacologica prescritta e astenersi dal fumo.
Il mantenimento di un'igiene orale eccellente rappresenta la migliore prevenzione contro la perimplantite.
I controlli periodici presso lo studio odontoiatrico e le sedute d'igiene professionale sono fondamentali per il monitoraggio a lungo termine, ed è importante non saltarli o rimandarli per evitare l'aumento della probabilità di insuccesso.
Gli impianti dentali correttamente inseriti e adeguatamente mantenuti hanno una percentuale di successo a lungo termine del 93-98%, rimanendo nella bocca senza particolari problemi per molti anni, mediamente 10-15 anni ma anche tutta la vita se ben controllati.
Questo significa che solo una piccola percentuale di casi, circa il 5%, può presentare complicanze significative.
Se non si presentano condizioni particolari, un impianto può durare davvero tutta la vita.
Un buon centro di implantologia dovrebbe avere professionisti con molta esperienza e tecnologie all'avanguardia.
La presenza di garanzie sui materiali e sulle procedure rappresenta un ulteriore indicatore di qualità e trasparenza.
È importante richiedere informazioni dettagliate sui rischi specifici del proprio caso, sui tempi di guarigione previsti e sulle modalità di gestione delle eventuali complicanze.
Questo si traduce in maggiore sicurezza per il chirurgo, sia manuale che psicologica, poiché molti interventi possono essere guidati da sistemi di navigazione chirurgica avanzati, minimizzando i possibili errori operatori.
La tecnologia TAC Cone Beam e le ricostruzioni 3D della morfologia della bocca permettono di calcolare per tempo la maggior parte dei rischi operatori, abbassando di molto la percentuale di eventi avversi.
I protocolli recenti garantiscono elevati margini di sicurezza sia operatoria che durante la guarigione dei tessuti.
L'Implantologia senza dolore e senza paura, per tutti
L’Implantologia è quella branca iper-specialistica dell’Odontostomatologia che si focalizza sulla riabilitazione dentale dei pazienti mediante protesi fisse biocompatibili, chiamati impianti dentali.
È una specializzazione relativamente recente di tutta la Medicina Odontoiatrica, frutto però di una lunga sperimentazione, partita in maniera abbastanza casuale negli anni ’50 del XX secolo, grazie all’intuizione del Prof. Per-Ingvar Brånemark, dell’Università di Göteborg, in Svezia.
L’Implantologia si basa su un principio medico chiamato osteointegrazione, e l’origine della parola dovrebbe già dare il senso della stessa: ‘integrazione dell’osso (o nell’osso)’.
Per via dell’osteointegrazione, un elemento biocompatibile, ad esempio una vite in una speciale lega di titanio medicale, se inserito nella matrice ossea, viene dall’osso stesso integrato, per un complesso processo biologico che, a guarigione avvenuta, avrà formato una struttura coesa, impossibile da separare se non con un’azione chirurgica.
L’osteointegrazione ha permesso di superare uno dei grandi problemi storici dell’Odontoiatria, cioè l’impossibilità di rimpiazzare i denti perduti con protesi fisse stabili e definitive, e ha spalancato la strada ad una serie di cure e terapie riabilitative un tempo impensabili.
Uno studio amico, su cui puoi fare affidamento per la tua riabilitazione dentale
Lo Studio Dentistico del Dott. Longo è specializzato nell’Implantologia e nella riabilitazione dentale già dagli anni ’90, avendo focalizzato quasi tutta la sua attività clinica e chirurgica proprio nell’affinamento delle tecniche implantologiche moderne, che hanno permesso di offrire ai pazienti terapie riabilitative sempre più precise grazie alla guida computerizzata, sopportabili a livello di disagio, economicamente accessibili (anche per realtà personali in difficoltà economica) e, soprattutto, nella massima sicurezza medica.
Lo studio pone particolare enfasi sulla diagnosi precisa dell’edentulia, cioè la mancanza di denti naturali che spinge il paziente a chiederne il rimpiazzo con le protesi, dando particolare attenzione alla valutazione sia funzionale che psicologica.
Dati pre-operatori precisi supportati da rilievi di ortopantomografia digitale, TAC a fascio conico (Cone Beam) ed attenta valutazione clinica permettono allo studio di somministrare terapie riabilitative di qualità, con l’ausilio della sedazione cosciente, per ridurre al minimo il disagio, il trauma del Dentista o lo stress (comprensibile ed umano) dell’intervento chirurgico.
Nello studio sono presenti, oltre che macchinari elettro-medicali sicuri e periodicamente revisionati, anche tutte le figure necessarie per assicurare al paziente la riabilitazione dentale completa, pure in presenza di casi particolari come la condizione di diabete mellito, l’osteoporosi o di un grave riassorbimento dell’osso alveolare.
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Il Dott. Longo, assieme ai suoi Medici Anestesisti, Chirurghi Maxillo-facciali e Chirurghi Orali, supportato sempre da personale di poltrona specializzato proprio nell’Implantologia, aiuta giornalmente i pazienti che a lui si affidano a ritornare al sorriso e alla corretta masticazione e fonazione, affrontando ogni caso con umanità ed empatia, non dimenticando l’importanza della valutazione individuale e della dignità e del rispetto di ogni esperienza personale.
Puoi affidarti al Dott. Longo e alla sua equipe per la tua esigenza di riabilitazione dentale, consapevole di trovare uno studio dentistico professionale, modernamente organizzato ma con un'anima famigliare ed empatica, che metterà al primo posto la tua salute e il tuo benessere come paziente ma soprattutto come persona, con l'obiettivo di riportarti ad una piena funzionalità non solo dentale, ma anche psicologica.
Lo studio dentistico specialista nell'Implantologia e nella Riabilitazione Dentale
lo Studio Dentistico del Dott. Longo si trova a Milano, in Galleria Unione, 1.
la sede è storica, ed è presente a Milano da oltre 50 anni.
lo Studio Dentistico del Dott. Longo non è un franchising e non è una catena low-cost: è uno studio unico, specializzato esclusivamente nell'Implantologia e nella Riabilitazione Dentale, che offre trattamenti odontoiatrici di qualità, ma con la gestione familiare e l'empatia di un ambiente professionale seppur amichevole.
lo Studio Dentistico del Dott. Longo è nel cuore di Milano, a due passi da Piazza Cordusio, ed è facilmente raggiungibile con la Linea Metropolitana milanese MM3 (Linea Gialla), fermata 'Missori'.
se vuoi raggiungerci in autovettura, ricorda che lo studio è nella Zona a Traffico Limitato di Milano (Area C), quindi ti servirà il pass (clicca qui per tutte le informazioni e per acquistarlo).
se vieni da fuori Milano in treno, puoi scendere alla stazione Milano Centrale e prendere la linea MM3 (Linea Gialla), direzione S. Donato, fino alla fermata Missori.
se vieni invece dalla stazione di Porta Garibaldi, il percorso più breve è quello di prendere la linea MM2 (Linea Verde), direzione Cologno Nord - Gessate, scendere a Milano Centrale, cambiare con la linea MM3 (Linea Gialla), direzione San Donato e scendere alla fermata Missori.
Siamo l'eccellenza odontoiatrica nella ricerca clinica dell'Implantologia e della Chirurgia Orale Riabilitativa.
Il nostro scopo è riportarti a sorridere senza dolore e senza paura, con la Riabilitazione Dentale di alta qualità ad un costo sostenibile.
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Quindi ricorda che...
- un impianto dentale è un sostituto biocompatibile di un dente naturale perduto, che emula sia la sua funzione che la sua estetica, ripristinando la corretta arcata dentale;
- L'implantologia moderna ha un tasso di successo del 95-98%, con il 95% degli impianti ancora funzionanti dopo 10 anni;
- Il concetto di rigetto degli impianti è scientificamente improprio: il titanio ha eccezionale biocompatibilità e casi reali di rigetto sono inferiori allo 0,6%;
- La chirurgia computer-guidata e la TAC Cone Beam hanno drasticamente ridotto i rischi operatori, permettendo posizionamenti precisi;
- Il fallimento dell'osteointegrazione avviene solo nel 2,5-5% dei casi ed è spesso legato a protocolli inadeguati o scarsa qualità dei materiali;
- La perimplantite è il rischio a lungo termine più rilevante, causata da batteri simili a quelli della parodontite;
- Il diabete ben controllato non è una controindicazione assoluta, mentre quello scompensato richiede particolare attenzione;
- Il fumo di tabacco aumenta significativamente i tassi di insuccesso: è raccomandato smettere almeno un mese prima dell'intervento;
- I tempi di osteointegrazione variano da 3-4 mesi per la mandibola a 4-6 mesi per la mascella superiore;
- Un'igiene orale eccellente e i controlli periodici rappresentano la migliore prevenzione contro la perimplantite;
- Il bruxismo non trattato può danneggiare progressivamente l'impianto: l'uso del bite è fondamentale per chi digrigna i denti;
- La scelta di materiali certificati di alta qualità in titanio puro riduce sensibilmente il rischio di complicanze;
- I bifosfonati per l'osteoporosi richiedono particolare attenzione per il rischio di osteonecrosi, seppur raro;
- Non saltare gli appuntamenti post-operatori: rimandarli aumenta la probabilità di complicazioni;
- Un impianto ben mantenuto può durare tutta la vita, non solo 10-15 anni come spesso si crede;
- Scegli un professionista con esperienza comprovata, tecnologie avanzate e garanzie sui materiali per minimizzare ogni rischio

Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dal dott. Alberto Giorgio Longo il giorno:
venerdì 20 giugno, 2025
Il Dott. Alberto Giorgio Longo è un Medico Chirurgo e un Medico Odontoiatra, perfezionato da anni nell'Implantologia e nella Riabilitazione Dentale.
L’implantologia è la soluzione odontoiatrica con un tasso di successo molto elevato (oltre il 95% dei pazienti correttamente trattati), che sostituisce i denti mancanti con impianti dentali biocompatibili, e recupera completamente l'autostima, la disinvoltura e riposiziona correttamente le occlusioni dei delle due arcate dentali, con indiscussi vantaggi sulla masticazione, sulla fonetica, sulla deglutizione e anche sulla postura.
Nello Studio Dentistico del Dott. Longo, attivo a Milano ormai da due generazioni, gran parte dell'attività clinica si concentra sul recupero del sorriso anche in casi difficili, per restituire a tutti l’occasione di sentirsi di nuovo a proprio agio quando si è in compagnia, quando si mangia, senza doversi preoccupare che si sposti una dentiera instabile o che quel dente mancante sia così evidente.
La cura del sorriso è per molti una questione di benessere psicologico, che ha comunque importanti aspetti funzionali su tutto il corpo: una dentatura non completa, cioè in condizione di edentulia (la mancanza di uno o più denti naturali) può portare a condizioni di grande disagio, non solo limitato al cavo orale ma anche a tutto il corpo (persino i muscoli di cervicale e zona lombare).
Il Dott. Longo si è proprio focalizzato, in oltre trent'anni di esperienza diretta e studi clinici, su questa necessità, perfezionando le procedure chirurgiche per garantire una corretta riabilitazione minimamente invasiva, con la migliore tecnologia possibile e accessibile sul mercato.
Il Dottore ha una missione medica, etica e deontologica precisa, che regola da sempre la sua attività clinica e di costante ricerca sull'Implantologia: aiutare tutti i pazienti che soffrono di mancanze dentali più o meno estese ad ottenere una soluzione duratura nel tempo, che concili funzionalità ed estetica, ad un costo d'accesso accessibile e facilitato.
i partner dello studio, per curare il maggior numero possibile di pazienti bisognosi di riabilitazioni dentali
Lo Studio Dentistico del dott. Longo è convenzionato con molte assicurazioni e fondi mutualistici, per servire la più ampia platea di pazienti bisognosi di cure odontoiatriche e riabilitazioni dentali.
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